Per la tradizione culinaria italiana il vino ha sempre avuto un ruolo determinante nella composizione delle ricette.
Sia esso l’elemento dominante del piatto, sia esso il compagno delle altre componenti, il vino deve avere un primo, importante, requisito: deve essere buono, deve esprimere la stessa qualità che esigeremmo da lui se fosse il compagno del nostro pasto.
Ne va della riuscita del piatto che, altrimenti, perderà di intensità, struttura e complessità.
Troppo volte, infatti, abbiamo assaggiato piatti annegati, nella loro fase di preparazione, da fondi di bottiglia abbandonati da tempo, da vini senza nome, da prodotti che impoverivano la personalità degli ingredienti invece di valorizzarla.
Il vino di qualità, al contrario, può offrire tutto il suo patrimonio di aromi e struttura: sta a noi saperlo sfruttare e soprattutto saperlo dosare nell’insieme della ricetta, infatti, essendo la percezione del vino non sempre identica per ogni commensale, chi prepara il piatto dovrebbe fare in modo che il vino non prevalga sul resto.
Qualità della materia prima e sistemi per usarla al meglio sono i punti sui quali si deve muovere l’appassionato.
Il piatto che vi proponiamo, allo scopo di farvi provare di persona di cosa sia capace il vino, ha come protagonista un grande rosso italiano il Cirò rosso di Calabria da vitigno “Gaglioppo”
Ingredienti:
1 Kg. Pasta tipo Rigatoni
2 Kg. Carni miste (carni domestiche e selvatiche – ad esempio maiale, vitello e la carne di ghiro)
1 cipolla
3 foglie di alloro
1 mazzetto prezzemolo
100 gr. sugna
20 cl. Olio di oliva Extra-vergine
2 peperoncini piccanti
150 gr. Pecorino Calabrese
2 bottiglie di Vino Cirò
sale
In un ampio tegame di coccio versate l’olio e la sugna, soffriggetevi la cipolla affettata finemente e unite le carni tagliate a pezzetti ma non disossate.
Bagnate, poco alla volta con il Cirò rosso.
Quando sarà evaporato, aggiungete un po’ d’acqua, il mazzetto di prezzemolo e l’alloro ben legati con un filo di cotone, il sale e i peperoncini tagliuzzati.
A completa cottura eliminate il mazzetto.
Lessate al dente i rigatoni in acqua leggermente salata, sgocciolateli, versateli nel tegame, rigirate accuratamente, aggiungete del pecorino calabrese grattugiato e fateli saltare sul fuoco per qualche minuto, serviteli riuniti alle carni accompagnando con lo stesso vino di cottura.
Sia esso l’elemento dominante del piatto, sia esso il compagno delle altre componenti, il vino deve avere un primo, importante, requisito: deve essere buono, deve esprimere la stessa qualità che esigeremmo da lui se fosse il compagno del nostro pasto.
Ne va della riuscita del piatto che, altrimenti, perderà di intensità, struttura e complessità.
Troppo volte, infatti, abbiamo assaggiato piatti annegati, nella loro fase di preparazione, da fondi di bottiglia abbandonati da tempo, da vini senza nome, da prodotti che impoverivano la personalità degli ingredienti invece di valorizzarla.
Il vino di qualità, al contrario, può offrire tutto il suo patrimonio di aromi e struttura: sta a noi saperlo sfruttare e soprattutto saperlo dosare nell’insieme della ricetta, infatti, essendo la percezione del vino non sempre identica per ogni commensale, chi prepara il piatto dovrebbe fare in modo che il vino non prevalga sul resto.
Qualità della materia prima e sistemi per usarla al meglio sono i punti sui quali si deve muovere l’appassionato.
Il piatto che vi proponiamo, allo scopo di farvi provare di persona di cosa sia capace il vino, ha come protagonista un grande rosso italiano il Cirò rosso di Calabria da vitigno “Gaglioppo”
Ingredienti:
1 Kg. Pasta tipo Rigatoni
2 Kg. Carni miste (carni domestiche e selvatiche – ad esempio maiale, vitello e la carne di ghiro)
1 cipolla
3 foglie di alloro
1 mazzetto prezzemolo
100 gr. sugna
20 cl. Olio di oliva Extra-vergine
2 peperoncini piccanti
150 gr. Pecorino Calabrese
2 bottiglie di Vino Cirò
sale
In un ampio tegame di coccio versate l’olio e la sugna, soffriggetevi la cipolla affettata finemente e unite le carni tagliate a pezzetti ma non disossate.
Bagnate, poco alla volta con il Cirò rosso.
Quando sarà evaporato, aggiungete un po’ d’acqua, il mazzetto di prezzemolo e l’alloro ben legati con un filo di cotone, il sale e i peperoncini tagliuzzati.
A completa cottura eliminate il mazzetto.
Lessate al dente i rigatoni in acqua leggermente salata, sgocciolateli, versateli nel tegame, rigirate accuratamente, aggiungete del pecorino calabrese grattugiato e fateli saltare sul fuoco per qualche minuto, serviteli riuniti alle carni accompagnando con lo stesso vino di cottura.
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