Di un vino come di una canzone valutiamo l'armonia e di tanto in tanto vi sarà capitato di leggere delle canzoni bacchiche o di ascoltare qualcuno parlare del "sapore di un timbro" e che dire del nominativo di "musicista gastronomo" guadagnato dal grande Giocacchino Rossini.
L'idea che esista un connubio tra ogni vino e un particolare brano musicale e da tempo portata avanti dall'azienda donnafugata che nel suo sito propone addirittura un serie di istruzioni per vivere con i propri amici (e naturalmente con i vini dell'azienda) un'esperienza multisensoriale di vino e musica. L'azienda mette a disposizione gratuitamente sul proprio sito anche una tovaglietta (da scaricare in pdf e stampare) e un file audio che vi guiderà in questa magica esperienza.
Molti sono gli esperimenti che tentano di approfondire questa unione tra suono e gusto come quello portato avanti dall'accademia di santa Cecilia di Roma che durante i famosi salotti del venerdi propone prima del concerto un approfondito esame dei contenuti musicali accompagnato dalla degustazione di un vino, in modo da intraprendere "un piacevole viaggio, volutamente informale e rilassato, alla scoperta delle segrete corrispondenze tra la cultura materiale e quella spirituale".
Chissà se dopo aver letto questo post qualcuno del partito del "no" avrà cambiato idea e chissà se tra tutti coloro del partito del “si” c'è anche il signor Cigniotti della tenuta Paradiso di Frassina di Montalcino che oltre ad aver accompagnato più volte i vendemmiatori al suono della fisarmonica ha ben pensato di creare e portare avanti un progetto musicale che potremmo definire quanto meno inedito.
Il Paradiso di Frassina si trova a 5 Km da Montalcino ed è qui che nel 2002 Giancarlo Cigniotti decise di sonorizzare le proprie cantine e iniziare sperimentalmente la diffusione della musica lungo i vigneti di Brunello piazzando delle sofisticatissime casse che trasmettono 24 ore su 24 le armoniose creazioni di Bach, Vivaldi e Scarlatti durante il periodo foliare e le energiche composizioni di Beethoven e Mahler durante la maturazione.
L'esperimento, ripreso dai ricercatori della Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze con i quali il Cigniotti studia sia in campo che in vitro, gli effetti delle frequenze sonore sull’apparato radicale, floreale e foliare della vite, ha dato vita a degli ottimi vini: "Do" un rosso I.G.T. Toscana e "Gea" D.O.C. S.Antimo cullato nel suo passaggio in barrique dalle delicate armonie di Mozart.