Il termine "Super Tuscan" indica alcuni vini rossi toscani che non aderiscono ai disciplinari tradizionali e che quindi possono essere prodotti con diversi tipi di uve.
Quasi tutti subiscono un invecchiamento in barriques per circa dodici quattordici mesi e possono essere messi in commercio quando un produttore lo desidera.
Mentre per il Chianti Classico si utilizza il vitigno Sangiovese, per i Super Tuscan si usano altri vitigni, specialmente cabernet sauvignon.
Nel 1970 Piero Antinori, la cui famiglia produceva da più di 600 anni vino, decise di fare un vino più ricco eliminando l’uva bianca dal Chianti, ed aggiungendo invece varietà di Bordeaux, vale a dire cabernet sauvignon e merlot.
Nacquero così, da allora, i grandi Sassicaia e Tignanello, ornellaia e Solaia, che inizialmente furono classificati “Vino da Tavola”, in quanto non rispettavano i rigidi disciplinari di produzione.
La creazione della categoria di vini I.G.T. Indicazione Geografica Tipica non ha dato il giusto riconoscimento a questi grandi vini italiani, tant’è vero che per il Sassicaia è stata creata una d.o.c. apposta per lui.
I Super Tuscan hanno assunto il ruolo di “guida” per il rinnovamento dell'enologia Toscana, e grazie alla loro creazione è ripartita la ricerca verso una produzione vinicola di qualità che era stata bloccata dai disciplinari di produzione.
Come uscire da questa paradossale situazione in cui alcuni vini ad I.G.T. risultano essere nettamente superiori ad altri vini D.O.C. ?
Secondo voi sarebbe giusto riassorbire questi grandi vini nell'ambito di Denominazioni di Origine Controllata?
Quasi tutti subiscono un invecchiamento in barriques per circa dodici quattordici mesi e possono essere messi in commercio quando un produttore lo desidera.
Mentre per il Chianti Classico si utilizza il vitigno Sangiovese, per i Super Tuscan si usano altri vitigni, specialmente cabernet sauvignon.
Nel 1970 Piero Antinori, la cui famiglia produceva da più di 600 anni vino, decise di fare un vino più ricco eliminando l’uva bianca dal Chianti, ed aggiungendo invece varietà di Bordeaux, vale a dire cabernet sauvignon e merlot.
Nacquero così, da allora, i grandi Sassicaia e Tignanello, ornellaia e Solaia, che inizialmente furono classificati “Vino da Tavola”, in quanto non rispettavano i rigidi disciplinari di produzione.
La creazione della categoria di vini I.G.T. Indicazione Geografica Tipica non ha dato il giusto riconoscimento a questi grandi vini italiani, tant’è vero che per il Sassicaia è stata creata una d.o.c. apposta per lui.
I Super Tuscan hanno assunto il ruolo di “guida” per il rinnovamento dell'enologia Toscana, e grazie alla loro creazione è ripartita la ricerca verso una produzione vinicola di qualità che era stata bloccata dai disciplinari di produzione.
Come uscire da questa paradossale situazione in cui alcuni vini ad I.G.T. risultano essere nettamente superiori ad altri vini D.O.C. ?
Secondo voi sarebbe giusto riassorbire questi grandi vini nell'ambito di Denominazioni di Origine Controllata?
Nessun commento:
Posta un commento