mercoledì 6 gennaio 2010

Vitigni rossi italiani



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Sangiovese – il vitigno più famoso dell'Italia, l'orgoglio della Toscana. Nei suoi vini spiccano i sentori di terra, stallatico, cedro e ciliegia. Con il Sangiovese si produce Chianti Classico, il Rosso di Montalcino, il Brunello di Montalcino, il Rosso di Montepulciano, il Montefalco rosso e molti altri.

Nebbiolo - il più nobile delle varietà italiane. Il nome (che vuol dire "piccola nebbia”) si riferisce alla nebbia di autunno che copre come una coperta la maggior parte di Piemonte, dove è coltivato, Una condizione ideale per l’uva nebbiolo.

È una varietà di difficile coltivazione, ma dal quale nascono i famosissimi Barolo e Barbaresco, vini sempre premiati nelle grandi guide del vino.

Montepulciano – vitigno da non confondere con la città toscana di Montepulciano; è coltivato prevalentemente in Abruzzo. I suoi vini sviluppano leggera acidità e tannini rotondi.

Barbera – vitigno maggiormente coltivato in Piemonte e in Lombardia meridionale, più famosi i vini di Asti, Alba e Pavia. I vini di Barbera erano una volta quelli che si bevevano giovani nell’attesa che il barolo maturasse.

Con le nuove generazioni di produttori di vino non è più così, Il Barbera è riuscito ad imporsi nel mercato italiano ed internazionale. Il vino ha un colore molto scuro, abbastanza acido e fruttato, spesso spiccano i sentori di ciliegia.


Corvina - insieme alle varietà rondinella, corvinone e molinara, è alla base dei famosi vini veneti: Valpolicella ed Amarone. Il vino Valpolicella ha sentori di ciliegia e spezie. Dopo l’appassimento, l'Amarone che si produce risulta essere molto elegante, scuro e fruttato. L’'amarone può invecchiare anche più di 40 anni.

Nero d'Avola - quasi non presente nel mercato internazionale fino agli ultimi anni, questa varietà nata in Sicilia e Calabria (il Nero d’Avola è detto anche “Calabrese”) sta guadagnando attenzione per i suoi vini robusti e dal tipico colore nero inchiostro, è stato soprannominato perciò "il Barolo del Sud."

Dolcetto – varietà di 'uva che cresce come barbera e nebbiolo in Piemonte, il suo nome vuole dire "poco il dolce"", non riferendosi al gusto del vino. Vino da bere ogni giorno. Al sapore si possono distinguere le more selvatiche e le erbe che pervadono il vino.

Negroamaro - Il nome letteralmente vuole dire "nero ed amaro." Un vitigno esclusivo della regione della Puglia, è la spina dorsale del Salice Salentino, vino scuro pervaso da frutti rossi.

Aglianico - considerata la varietà nobile del sud", è coltivato prevalentemente in Campania e Basilicata. I vini sono rustici e potenti.

Sagrantino - nativo dell’Umbria, è piantato su pochi ettari di terreno, ma i vini sono famosi in tutto il mondo. Vino molto tannico che può invecchiare per molti anni.

Malvasia Nera – Varietà rossa del Piemonte. Un vino alcune volte prodotto nella tipologia passito e dolce.

Tante sono le altre varietà rosse di vitigno coltivate in Italia, tra le quali possiamo menzionare i vari: Gaglioppo, Lagrein, Lambrusco, Monica, Nerello Mascalese, Pignolo, Primitivo, Refosco, Schiava, Schiopettino, Teroldego, Uva di Troia. Fra le varietà internazionali si coltiva estesamente Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah e Cabernet Franc.

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