domenica 1 novembre 2009

La classificazione delle “Bollicine”

.
La classificazione delle “Bollicine” è basata sul contenuto in zucchero in quanto l'essere dolce o secco ne cambia assolutamente l'occasione di utilizzo.

La terminologia utilizzata è però molto ambigua, può essere presentata in italiano francese o inglese e non vi è un'immediata corrispondenza fra i termini in etichetta e il grado di dolcezza del vino, per intenderci: se c'è scritto Sec, o Dry, o Secco noi ci aspettiamo un vino con un residuo zuccherino minimo, in realtà questa terminologia indica un vino molto morbido da poter essere definito "quasi" dolce.


Esaminiamone le diverse tipologie in ordine crescente di dolcezza:


Brut Nature dette anche Pas Dosé, Dosage Zéro, Pas Operé, Brut Sauvage: con zucchero residuo inferiore o uguale a 3 grammi/litro - sono le bollicine più secche, senza aggiunta di liqueur d’expédition, dopo il dégorgement;

Extra Brut o Extra Herb: con zucchero residuo inferiore o uguale a 6 g/l - il dosaggio è minimo;

Brut o Herb: con residuo zuccherino sino a 15 g/l - al gusto sono secchi e sono ideali come aperitivi, è la dicitura più diffusa;

Extra Dry o Extra Trocken: con residuo zuccherino da 12 a 20 g/l - leggermente più dosati dei Brut, dovrebbe sottintendere un vino estremamente secco, invece si tratta di un vino morbido;

Sec o Trocken, Secco, Asciutto, Dry: con residuo zuccherino da 18 a 35 g/l - sono termini che rimandano, contrariamente al senso della parola, ad un vino che già entra nella gamma dei vini moderatamente dolci, morbidi, amabili si potrebbe dire, sono i più indicati per gelati e dessert poco dolci;


Demi Sec o Halbtrocken, Abboccato, Medium-Dry: con residuo zuccherino da 33 a 50 g/l - sono diciture assolutamente riferite ad un vino da dessert, il vino è praticamente dolce;


Doux o Mild, Dolce, Sweet: con residuo zuccherino oltre i 50 g/l – indicano vini decisamente dolci, da meditazione o da fine pasto, possono accompagnare dessert e pasticceria dolce.

Nessun commento:

Posta un commento